Salvatore Barba
- Published in I relatori di #WIRE16
I primi minuti dopo un terremoto sono quelli più concitati. Spavento, pericolo, comportamenti irrazionali, e a volte mancanza di preparazione. Qualche volta ci si ricorda di chiudere le utenze prima di mettersi al sicuro dagli eventuali crolli. Studi sul comportamento umano mostrano come gli individui impiegano diversi secondi per prendere coscienza di un terremoto e decidere come agire sulla base di informazioni insufficienti. SEISMOCLOUD si propone di aiutare le decisioni e la gestione della emergenza sismica, con tre funzionalità principali: 1) è un sistema sperimentale di allerta rapida da terremoto, 2) può fornire una mappa dettagliata di scuotimento delle abitazioni, 3) può fornire informazioni sullo stato delle persone. A questo fine, il sistema raccoglie dati da sensori MEMS connessi, dai cellulari, e dalle persone in crowdsourcing. Dotato di funzioni di social networking, SEISMOCLOUD aiuta a relazionarsi con amici e familiari e raccogliere testimonianze. Adeguatamente diffuso, SEISMOCLOUD può fornire alle persone alcuni secondi molto importanti per proteggersi prima di uno scuotimento più forte. In un tempo trascurabile elabora e diffonde i dati su terremoti, case e persone. SEISMOCLOUD è rapido perché implementa algoritmi innovativi. L’utilizzo di elettronica di consumo a basso costo ne facilita la diffusione e l'integrazione nei sistemi di domotica. SEISMOCLOUD è realizzato da studenti e docenti della Sapienza Università di Roma e da ricercatori Ingv.